[..] Bravi: «Sosteniamo le piccole imprese»
REGIONALI – Entrambi di Cingoli, [..] Il secondo, imprenditore agricolo, è candidato con Marche Coraggiose per Mangialardi
Anche Cingoli guarda a palazzo Raffaello. Dal Balcone delle Marche corrono in sei. Nel centrodestra Lorenzo Cignali (UDC-Popolari per le Marche), Filippo Saltamartini (Lega), Maria Letizia Scalpelli (Fratelli d’Italia) e Anna Maria Tittarelli (Civici per il territorio). Nel centrosinistra Lucia Pistelli (Lista riformista: Italia Viva, Partito Socialista, Demos, Civici Marche) e Francesco Bravi (Marche Coraggiose). Di seguito, uno per schieramento, raccontano la loro scelta e i loro progetti Filippo Saltamartini, attuale vicesindaco di Cingoli e Francesco Bravi, dello storico Mulino Bravi.
[••]
di Leonardo Giorgi
Francesco Bravi, candidato consigliere regionale nella lista Marche Coraggiose
«C’è sensazione di sfiducia verso la politica in generale, le persone spesso non fanno distinzione tra destra e sinistra. Bisogna puntare più alla persona che all’ideologia politica se vogliamo evitare l’astensionismo». Il candidato consigliere regionale Francesco Bravi, in lista con Marche Coraggiose nella coalizione per Maurizio Mangialardi, non usa mezzi termini e avverte le parti in gioco.
Nato a Cingoli, cresciuto a Roma e profondo conoscitore del territorio e del settore delle piccole imprese, oltre a ricoprire importanti ruoli in Cna, Bravi da 11 anni si occupa dell’attività di famiglia con i suoi fratelli: lo storico Mulino Bravi, che oggi produce farine all’avanguardia a basso impatto ambientale e a chilometro zero.
Viaggiando per il territorio durante la campagna elettorale, il candidato ha avuto modo di sentire il polso della popolazione e carpire sensazioni importanti: «Tante persone mi hanno detto “vado a votare solo perché ci sei tu, sennò altrimenti non mi importerebbe niente”.
Specialmente nell’area del cratere sismico, le persone hanno perso completamente fiducia nelle istituzioni, anche in modo comprensibile. Sono cambiati diversi governi e la ricostruzione è ancora a un punto morto. Dobbiamo puntare alle persone e alle idee concrete più che ai simboli politici, altrimenti rischiamo un astensionismo di massa».
Per quanto riguarda i sondaggi, «Sì, Acquaroli sembra che sia in testa, ma in giro non sento troppo entusiasmo attorno al candidato. Un conto è un sondaggio, un conto è uscire di casa e andare a votare. Allo stesso tempo, l’elettorato di centro sinistra è in genere più abituato a votare a prescindere da Covid, meteo e quant’altro: l’esperienza dell’Emilia-Romagna insegna. Dal mio punto di vista, ovviamente, mi auguro avvenga la stessa cosa nelle Marche».
Tra i temi della campagna elettorale di Francesco Bravi, i principali riguardano tutela della piccola impresa, ambiente e ricostruzione delle aree terremotate. «Il tessuto produttivo marchigiano – spiega Bravi – è composto in larga parte da piccole e medie imprese o addirittura da micro-imprese operanti nel settore artigianale e manifatturiero.
Purtroppo, già con la crisi del 2008, le imprese marchigiane hanno sofferto una forte contrazione e ora, in piena pandemia Covid-19, rischiano di perdere competitività, di vedere il proprio personale diminuire o, alcune di esse, di chiudere le attività. In questo senso, la Regione Marche, si è impegnata negli anni nell’attivare bandi di finanziamento, anche attraverso l’uso di fondi europei per far fronte a questa situazione. Bisogna, però, osare di più e mettere in campo risorse aggiuntive per sostenere le iniziative anche di quelle piccole aziende che vogliono diventare grandi.
Se eletto promuoverò e sosterrò azioni volte ad aumentare le risorse in questa direzione, istituendo bandi regionali di finanziamento a sostegno dell’economia regionale, anche a misura di piccole aziende».
Per quanto riguarda ambiente e ricostruzione, «promuoverò e sosterrò progetti per estendere ed incentivare una politica di rifiuti zero e che incentivi nuovi settori produttivi legati al riutilizzo e al riciclo dei materiali.
Per la ricostruzione, l’obiettivo è rafforzare gli uffici preposti a fornire assistenza e guida per avviare e accelerare le pratiche della ricostruzione.
Mi batterò, inoltre, affinché le nostre piccole e medie imprese, nonché le loro maestranze, possano partecipare alla ricostruzione».
